Lemming, centauri, larve e ibridi: animali fantastici e identità umana nei racconti di Primo Levi
Se Primo Levi si è interrogato su cosa fosse l’identità umana sin da Se questo è un uomo, all’interno delle sue raccolte di racconti presenta un folto bestiario di animali, soprattutto immaginari o stravolti dall’attività umana, per tentare di descrivere e comprendere il «comportamento dell’animale uomo di fronte alla vita». Il ‘modo’ fantastico e l’attenzione all’animalità diventano quindi ulteriori strumenti dello scrittore come scienziato sociale, antropologo ed etnologo.
Il seminario di Francesco Sielo (Università della Campania Luigi Vanvitelli) si terrà nella Sala Riunioni del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica (Palazzo Venera, via Santa Maria 36, Pisa) e in streaming.
Francesco Sielo insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Ha pubblicato due monografie su Eugenio Montale (Montale anglista: il critico, il traduttore e la «fine del mondo» e L’«atroce morsura» del tempo. Le prose narrative di Montale). Nell’ambito delle sue ricerche si è occupato della relazione tra la rappresentazione letteraria e la scienza-tecnologia nella società di massa, delle influenze reciproche tra differenti media e dei risvolti sociali delle espressioni culturali, scrivendo, tra gli altri, di Ungaretti, Morselli, Malaparte e Ortese. È referente del progetto d’Ateneo E.C.O. – Environmental Campania Observatory, sulla rappresentazione ecocritica dell’ambiente in letteratura.